Trapani, 10 maggio 2025 – “Leggo con stupore e rammarico le dichiarazioni del capogruppo Michele Catanzaro, che sceglie ancora una volta la via della polemica sterile anziché quella del confronto costruttivo. È bene ricordare che il capogruppo rappresenta, o dovrebbe rappresentare, tutti i deputati del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, non soltanto se stesso o una corrente. Le sue parole, al contrario, sembrano riflettere una visione parziale e divisiva, che non fa bene né al gruppo parlamentare né al partito nel suo complesso”.

Così il deputato regionale Dem Dario Safina risponde alle esternazioni del capogruppo all’Assemblea regionale siciliana Michele Catanzaro sulla fase congressuale che interessando il partito.

Fino ad oggi ho scelto il silenzio, – continua Safina – nella speranza che il dibattito potesse imboccare la via del riconoscimento reciproco, consapevole che il Partito Democratico ha bisogno di tutti, nessuno escluso. Ma davanti al continuo tentativo di delegittimare chi non si allinea a una logica di parte, non posso più restare in silenzio. Io non mi arrendo, spero ancora che Michele Catanzaro possa ricredersi, ma certamente non presterò più l’altra guancia”.

“L’attacco al segretario regionale Barbagallo, mascherato da appello al regolamento, – scrive ancora Safina – è il sintomo di una deriva che antepone le ambizioni personali all’interesse collettivo. Se ci sono divergenze politiche o procedurali, si discutano nelle sedi opportune, non sulle agenzie di stampa. Il Partito Democratico ha bisogno di trasparenza, sì, ma anche di responsabilità e di rispetto per le regole democratiche interne”.

Chi continua a soffiare sul fuoco dello scontro indebolisce il gruppo e mette a rischio la credibilità del PD agli occhi dei cittadini siciliani. Io sto, oggi come sempre, dalla parte di un partito plurale ma unito, autonomo nei processi decisionali e rispettoso del mandato congressuale. Il resto è solo rumore di fondo”, conclude Safina.

 

 

 

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