I ‘colletti bianchi’ scoperti a Gela
REDAZIONE, 04 FEB – Una vera e propria organizzazione di salvataggio delle imprese in difficoltà attraverso un sistema di frode al fisco, truffa ai creditori, false fatturazioni, società cartiera e tanto altro. Un sistema con il quale sarebbero stati sottratti al fisco beni e imposte per 170 milioni di euro.
L’ha scoperta la Guardia di Finanza che ha indagato su 12 persone a partire da un noto commercialista gelese che, secondo l’accusa, aveva ideato il complesso sistema di ‘salvataggio criminale’ delle aziende anche attraverso il trasferimento in Est Europa delle società.
Associazione a delinquere, truffa, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, falsificazione di atti societari e vari reati fiscali fra le accuse mosse nell’inchiesta a Fabio Paolo Fasulo, il commercialista organizzatore del sistema ed a diversi legali rappresentanti di società che si sarebbero avvalse di questo metodo. iscritti nel registro degli indagti per questa trance di indagine sono 7 mentre 5 erano già indagati in una prima operazione sempre della Finanza.
Si tratta, secondo la Guardia di Finanza, della Big Coibentation srl di Angelo Cialdino e Cristian Ciubotaru, della Perfetisol Sud di Mauro Tellaroli, Lorenzo Li Calzi, Pietro caruso e Antonio Pedron, della Chemical Control dello stesso Fabio Paolo Fasulo e di Lorenzo Li Calzi.
Tutte le società hanno sede inizialmente a Gela e alcune erano già state coinvolte in una precedente operazione sempre della Finanza riguardante fatture false, società cartiera ovvero create appositamente allo scopo di false fatturazioni e altre attività fittizie.
[di Manlio Viola – BlogSicilia]
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