ALCAMO, 08 APR – (askanews) – La Guardia di Finanza di Palermo, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Teresa Maria Principato, ha sequestrato beni per un valore complessivo pari a oltre 5 milioni di euro, riconducibili all’imprenditore alcamese Vincenzo Artale. A seguito delle indagini patrimoniali eseguite dal Gico di Palermo in parallelo alle indagini dei carabinieri di Trapani culminate con l’arresto Vincenzo Artale, sono stati sequestrati 2 abitazioni, 2 terreni, rapporti finanziari, 4 veicoli, la ditta individuale intestata all’imprenditore, operante nel settore dell’edilizia e con sede ad Alcamo, nonché 3 società.Tra queste vi sono due società produttrici di calcestruzzo e ora gestite da un amministratore giudiziario.In particolare una di queste ditte, grazie al sostegno della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo guidata dal boss Mariano Saracino, aveva assunto una posizione di sostanziale monopolio come fornitore di cemento alle aziende edili operanti nel Trapanese.Proprio per aver tentato di imporre ad alcuni imprenditori l’acquisto di calcestruzzo prodotto dalla società, Artale è indagato insieme con altre persone.